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Allergie ai cosmetici: domande e risposte

Sospetti una reazione allergica o irritativa da cosmetico? Ecco un articolo esauriente con le domande più comuni su questo argomento.

Secondo i dati Istat relativi al rapporto “Italia in cifre 2016”, 10, 1 persone su 100 soffrono di malattie allergiche; l’OMS (Organizzazione mondiale della Sanità) già qualche anno fa dichiarava che oltre il 40% della popolazione mondiale possiede una o più allergie, e che questa percentuale avrebbe avuto la tendenza ad aumentare sia nei paesi occidentali che in quelli in via di sviluppo.

A rifletterci, sia nella casistica italiana che in quella internazionale, i numeri sono impressionanti e per questo motivo si è fatta più forte la domanda di spiegazioni e di maggiore chiarezza sull’argomento.

I fattori scatenanti sono molto numerosi: alimenti, farmaci, polveri, pollini, punture di insetti, sostanze chimiche e cosmetici.

In questo articolo, in particolare, ci soffermeremo su tutto quello che riguarda le allergie o le irritazioni causate dai cosmetici, rispondendo ai quesiti più comune sull’argomento.

 

Allergie e irritazioni non sono la stessa cosa

L’American Academy of Dermatology conferma che un adulto utilizza mediamente 7 prodotti cosmetici al giorno: questo dato ci dà l’idea della quantità di sostanze con cui entriamo in contatto solo attraverso i prodotti di bellezza. Alcuni ingredienti contenuti al loro interno possono provocarci delle reazioni “indesiderate” come allergie o irritazioni.

Prima di trattare più approfonditamente il tema è importante fissare un concetto: allergia e irritazione da cosmetico non sono la stessa cosa.

L’allergia è un meccanismo di difesa immunitaria che si innesca quando il nostro organismo non riconosce una sostanza con la quale entra in contatto (l’allergene).

L’irritazione, invece, può essere considerata una iper-sensibilità ad una sostanza, circostanziata all’area di contatto, ossia si verifica una reazione solo in quella porzione di pelle che è entrata in contatto con la sostanza.

In base a ciò è possibile distinguere quattro diversi fenomeni:

  • Dermatite irritativa da contatto: alcune sostanze provocano, al contatto con la pelle, un’azione irritante in un’area specifica;
  • Dermatite da contatto allergica: il sistema immunitario dei soggetti sensibilizzati genera delle manifestazioni cutanee nei confronti di una determinata sostanza;
  • Dermatite fotoallergica: si manifesta quando il soggetto che ha applicato il cosmetico sulla pelle si espone alla luce del sole;
  • Orticaria da contatto: prevede la comparsa di pomfi più o meno pruriginosi.

 

Domande sulle allergie ai cosmetici

1. Quali sono gli agenti che provocano le reazioni allergiche o irritanti?

Qualsiasi sostanza, sintetica o naturale, può provocare fenomeni allergici: questo non significa che l’uso dei cosmetici non sia sicuro ma che esistono persone particolarmente sensibili allo sviluppo di reazioni allergiche o irritanti.

Tendenzialmente, i maggiori responsabili sono: i conservanti (che, però, sono necessari per proteggere i cosmetici dalla proliferazione di microrganismi), le resine (contenute negli smalti) e i profumi.

Questi ultimi, in genere, vengono indicati nell’INCI con la dicitura “parfum” poiché la loro composizione può essere molto complessa e prevedere fino a 50 ingredienti: nonostante ciò, la Direttiva Cosmetici 2003/15/CE ha obbligato i produttori a indicare esplicitamente nell’INCI, se presenti nella fragranza usata per quel cosmetico, gli ingredienti indicati in una lista di 26 voci, poiché essi sono stati individuati come potenzialmente più propensi a indurre allergie rispetto a tutte le altre.

Si tratta di: Alpha-isomethyl ionone, Amyl cinnamal, Amylcinnamyl alcohol, Anise alcohol, Benzyl alcohol, Benzyl benzoate, Benzyl cinnamate, Benzyl salicylate, Butyphenyl methylpropional, Cinnamal, Cinnamyl alcohol, Citral, Citronellol, Coumarin, Eugenol, Evernia furfuracea, Evernia Prunastri, Farnesol, Geraniol, Hexyl cinnamal, Hydroxyisohexyl 3-cyclohexene carboxaldehyde, Hydroxycitronellal, Isoeugenol, Limonene, Linaool, Methyl 2-octynoate.

2. Quali sono le aree in cui si sviluppano più frequentemente questi fenomeni?

Di solito le zone del corpo più colpite sono quella oculare, le labbra, le ascelle, il cuoio capelluto e le unghie.

3. Cosa fare se si scatena una reazione allergica o irritativa?

Bisogna immediatamente smettere di usare il prodotto e recarsi dal medico o, meglio, dal dermatologo che prescriverà gli accertamenti più appropriati.

4. Come può proteggersi chi soffre di allergie o irritazioni frequenti?

Le persone allergiche possono prevenire i problemi grazie alla lettura dell’INCI, ossia dell’etichetta in cui sono riportati tutti gli ingredienti usati per la formulazione.

Inoltre, un consiglio che vale per tutti: quando si usa per la prima volta un cosmetico è buona norma testarlo applicandone una piccola quantità sull’interno del polso. Se dopo un paio di giorni non notiamo alcun arrossamento o prurito possiamo usare il prodotto in tutta tranquillità.

 

Focus sui metalli pesanti nei cosmetici

Fra le varie sostanze allergizzanti ci sono anche i “metalli pesanti”, naturalmente presenti nell’acqua, nel suolo e nelle rocce e che possono, quindi, essere rintracciati in molte lavorazioni, comprese quelle cosmetiche.

La loro applicazione sulla cute può essere tossica per quei soggetti altamente sensibili: proprio per minimizzare i rischi per la salute OllyNatural ha scelto di testare tutti i suoi prodotti per viso, corpo e capelli su 6 metalli pesanti: Nichel, Piombo, Cadmio, Mercurio, Cromo e Arsenico.

A questo test, va aggiunto anche il fatto che i prodotti sono dermatologicamente testati, e ciò rappresenta davvero un’ottima garanzia di sicurezza sul cosmetico.

 

Alcuni consigli per ridurre il rischio di allergie

Oltre alla scelta di prodotti testati dermatologicamente e testati su sei metalli pesanti, noi suggeriamo tre buone abitudini per ridurre i rischi di allergie e irritazioni causate dai cosmetici.

  1. Fare un’accurata pulizia del viso ogni giorno, con prodotti dai principi attivi naturali e, quindi, molto delicati.
  2. Non usare prodotti dall’aspetto non conforme all’usuale, o dal colore e dall’odore strano e inconsueto.
  3. Conservare i prodotti in luoghi ventilati, freschi e asciutti, evitando l’esposizione diretta al sole o gli ambienti umidi, per evitare il proliferare di microrganismi.

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